I calciatori minacciano di scioperare. Hanno pienamente ragione. E anche i presidenti delle società lo sanno bene. Ma possono puntare su qualcosa di molto semplice: la gente considera i calcaitori dei privilegiati. Peggio, o quanto i politici. Anche se per un Ibrahimovic esistono centinaia di Carmelo Imbriani.
E la cosa andrà così: saranno costretti a rinunciare ad alcuni (non tutti) diritti sacrosanti, dopo essere stati messi in croce dai giornali (di proprietà o di amici dei presidenti) perchè smettendo di giocare tolgono il sorriso ai bambini. Per pochi spiccioli, suvvia. Avidi, ingrati, egoisti.
I pochi spiccioli a cui rinunceranno, ovviamente, non finiranno al fisco o in opere di bene, ma nelle tasche dei giornalisti, dei procuratori, dei presidenti, dei faccendieri.
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